bando pubblico promosso dal Comune di Lecce, importo lavori 650.000,00 euro, 5 gruppi di studi selezionati, un solo incarico da assegnare … mediante sorteggio.
i 23 professionisti “scelti”, scelgono di non partecipare al sorteggio e costituiscono un associazione temporanea di progettazione per regalarsi o meglio regalare alla città…il primo parco per i bambini.
parco urbano aperto, pensato come spazio di modellazione del suolo, al fine di garantire ai suoi fruitori libertà di movimento e molteplici chiavi interpretative. Tutta l’area è ridisegnata mediante lievi movimenti di suolo entro un intervallo altimetrico che va da -1mt. a + 1,5mt. e che definiscono 5 ambiti spaziali differenti ma tutti tra loro collegati: la strada, la collina, il nido, il labirinto e il bosco finalizzati a definire un unico spazio ricco di differenze.
La “strada”, è il filo conduttore del parco, una superficie continua in cemento bianco fotocatalitico, continua e libera, un gioco dinamico e spontaneo, un nuovo suolo resistente e fluido che organizza il sistema degli accessi all’area e dei percorsi interni; ridisegnando tutto il sistema dei marciapiedi preesistenti, questo nuovo suolo omogeneo è finalizzato anche ad aprire alla città lo spazio del parco per renderlo permeabile e non esclusivo. Obiettivo, uno spazio pubblico aperto a tutte le età capace di rafforzare le relazioni interne con il quartiere e al tempo stesso essere riferimento a carattere urbano.
La “collina”, è un volume vegetale di terreno stabilizzato che si alza dalla quota zero per 1,5 mt. e con una scarpata dolce ospita tre scivoli annegati nel prato. Un volume interamente calpestabile che, oltre ad essere terreno di gioco è anche un segno con una forte valenza urbana: risponde in modo diverso infatti al tema della sicurezza degli spazi del gioco e in generale a quello della recinzione degli spazi pubblici.
Il “nido”, spazio per i bambini da 0 a 6 anni, ha una forma ovale e ribassata rispetto alla quota zero, un espediente minimo per riparare dal contesto lo spazio dei più piccoli; è caratterizzato da un piano inclinato vegetale e un’ampia superficie in gomma colorata, “popolata” da sfere e cilindri di varie dimensioni, in modo da stimolare la percezione e la mobilità dei bambini.
Il “labirinto”, modellato in cui “perdersi” nel gioco libero e inventato, un serpente da scavalcare, un luogo dove nascondersi e sognare.
Infine il “bosco”, un’area alberata di circa 1500 caratterizzata da una superficie interamente permeabile nella quale sono disposte alcune strutture gioco, semplici e polivalenti.