Concorso internazionale di progettazione per la rigenerazione dell’immobile denominato ex Galateo nel Comune di Lecce
la [corte della gallina sorridente]
Il punto di partenza assunto dai progettisti della [corte della gallina sorridente] è l’etimologia del termine «nosocomio», dal greco «nósos» che significa «malattia» e «komêion» che significa «cura», ovvero un luogo dove curare le malattie e, in senso lato, un luogo che offre riparo, assistenza, asilo, affinché chi è in una condizione di fragilità possa recuperare e ritornare a una condizione di benessere.
D’altra parte, il benessere (non soltanto) abitativo è uno degli obiettivi primari dell’edilizia residenziale sociale (social housing), con la quale si intende affrontare questioni sociali come l’emergenza abitativa, assicurando l’accesso ad alloggi di qualità e efficienza energetica a chi non potrebbe permetterseli, con spazi condivisi e di socialità anche aperti al quartiere. Un luogo, dunque, che dia benessere a chi è in una condizione di fragilità e sia sostenibile in termini di manutenzione e consumi.
Il progetto della [corte della gallina sorridente] ha una caratterizzazione fortemente simbolica: i nuovi interventi dialogano positivamente con la preesistenza e veicolano i valori universali del bene(ssere) comune. In questa ottica, devono leggersi tutti gli interventi progettati negli spazi di socializzazione, che simboleggiano prosperità, energia, tutela, protezione, esemplificati anche nella toponomastica.
L’analisi storica ha indirizzato il progetto di [restauro architettonico] verso il recupero del rapporto cruciale del manufatto edilizio con la luce, che si realizza attraverso il recupero della facciata frangisole, in quanto valore immateriale nella sua duplice funzionalità: sistema di ombreggiatura ed elemento architettonicamente significativo. Il nuovo sistema di ombreggiatura sarà caratterizzato da lamelle orientabili di colore cangiante che rifletterà i colori circostanti in una prospettiva senza fine.
Oltre alla facciata frangisole, l’altro elemento considerato inderogabile della progettazione è la scansione delle finestre, che viene preservata, e detta il ritmo del restauro scandendo la nuova distribuzione degli spazi interni. Le superfetazioni saranno eliminate mentre infissi, finestre, scale, ringhiere, pavimenti e decorazioni saranno recuperati nel rispetto del loro disegno originale.
Gruppo di progettazione
Progetto architettonico:
Alfredo Foresta (capogruppo), Lorenzo D’Elia, Federica Greco, Tiziana Panareo.
Progetto strutture e impianti:
Carla Conte, Giuseppe Monti, Fabrizio Schito, Marco Tarantini, Rocco Tarantini.