In una rigida lottizzazione residenziale, si è scelta la tipologia a patio, con i giardini e zone giorno interclusi e ribassati di 3 metri rispetto al filo stradale. Due sono i temi che individuano il complesso: la luce e il patio.Tre singole abitazioni, autonome negli accessi e nelle vedute; le due al piano terra sono caratterizzate da un sistema ipogeo che ha come intento catturare lo spazio esterno. Qui gli ambienti si aprono su spazi aperti interni, dove i singoli piani perdono la loro consistenza. Intorno al patio, si sviluppa la zona giorno, dove la ampie vetrate allargano il confine della casa sino alla roccia lasciata a vista dello scavo. L’abitazione al piano superiore si sviluppa su due livelli ed è direttamente collegata alle terrazze attraverso un doppio volume interno. I prospetti seguono la regola della luce e della discrezione; mentre i piani terra si aprono in maniera diretta con l’esterno, al piano superiore, i tagli vetrati si rapportano con il cielo e con i campanili dei vicini centri abitati piuttosto che con l’intorno costruito. L’edificio è un cubo, al quale sono stati sottratti dei volumi; le facciate presentano grandi bucature e una smaterializzazione in prossimità degli angoli, dove finestre a nastro inquadrano pilastri circolari retrostanti e alla ferrea geometria con modulo 80 si contrappongono gli aggetti dei balconi di chiara citazione razionalista. Un’altra citazione si può individuare nel balcone di forma cubica, posto ad angolo al piano terrazze, che rimanda ad elementi di difesa delle torri costiere.Un tema presente in tutti e quattro i prospetti è l’utilizzo di elementi metallici dissonanti rispetto al linguaggio architettonico; un singolare accesso attraverso un ponte metallico si contrappone alla grande vetrata a due livelli e caratterizza il prospetto a est; un sistema di scale e ballatoi, in completa carpenteria metallica, caratterizza il prospetto ad ovest.