Il progetto di Parco Corvaglia altro non è che una materializzazione che unisce, attraversa, collega, identifica il quartiere, i suoi abitanti, la loro storia in una nuova dimensione sociale.
I giochi, gli slarghi, le piazze e il verde non rappresentano un formalismo architettonico o la necessità funzionale, ma diventano opportunità per generare una nuova responsabilità civica.
Nello specifico l’area viene vista come un unico playground dove lo spazio si articola con differenti ambiti: la zona fitness, lo spazio per i giochi di squadra e il gioco dell’oca, lo spazio destinato al gioco ginnico e allo svago dei bambini, gli spazi destinati al riposo, l’area verde, tutti finalizzati a definire uno spazio aperto ludico ricco di differenze.
Il progetto si definisce con una piastra continua in misto di cava stabilizzato con ampi spazi verdi, che cinge lo spazio ginnico-ludico proteggendolo dall’esterno e ospita il sistema degli accessi all’area, alla scala urbana. Tutta l’area è destinata al gioco libero dei bambini, al passeggio, al relax. Il suolo stesso organizza il sistema dei percorsi; sagomato con linee fluide definisce superfici permeabili prevalentemente alberate.
L’obiettivo e’ quello di favorire lo sviluppo di reti informali dove i cittadini diventano comunità.
L’utilizzo di materiali locali come il carparo e le sedute rappresentano il continuo della nostra tradizione e diventano spazi della contemporaneità.
Diventa anche il luogo della memoria, un inserto che richiama l’opera di Edoardo de Candia, nato e cresciuto nel quartiere.